giovedì 3 aprile 2014

COMUNICATO - Quanto pesa il contratto dei derivati

A. Bertolaso - Assessore Finanze e Tributi
01.04.2014

L’Amministrazione Comunale  nel corso del 2013 ha  posto un punto fermo per quanto riguarda la situazione finanziaria del Comune deterioratasi a causa dei cosiddetti “derivati” approvati in un consiglio comunale del 2007 su proposta dell’allora Giunta guidata da Paolo Meneghin. Si fa riferimento alla  relazione portata all’attenzione del consiglio comunale nella seduta del 15 ottobre u.s. da parte del vicesindaco Stroppa che ha ricostruito oggettivamente la questio derivati. Proprio da quella scelta e da altri investimenti (vedi il costo molto lievitato degli impianti sportivi) nasce la grave criticità del bilancio comunale.
In particolare sottolineo alcuni dati: 1) Al momento della sottoscrizione dei derivati nel 2007 il debito del Comune era di 3.515.191,96 € con scadenza 31 dicembre 2016 e di 10.348.183 € al 31 dicembre 2026; 2) Dai verbali del consiglio comunale del 28 giugno 2007 emerge un dato inoppugnabile: l’operazione era già allora molto rischiosa come poi si è verificato; 3) I pochi benefici economici registrati nel primo e secondo anno come conseguenza della sottoscrizione dei derivati sono stati utilizzati, non già per mettere in sicurezza il bilancio, ma per aumentare le spese e spesso per sanare dei buchi come alcuni debiti fuori bilancio. Criticità sottolineate anche dalle osservazioni della Corte dei Conti sui bilanci del Comune 2007 e 2008.
Se al 31 di dicembre 2013 avessimo voluto chiudere con la banca il capitolo “derivati” avremmo dovuto sborsare circa 3.746.485 € oppure continuando a pagare il residuo debito sino al lontano 2026. Ciò a fronte di soli 856.000 € incassati fra il 2007 ed il 2010! Un risultato ben peggiore di quanto prospettato dalle banche nel 2007, secondo cui il Comune avrebbe dovuto incassare 1.532.000 € spalmati fino al 2014 e successivamente ritornare il debito contratto con una somma di 3.172.000 € fra il 2015 ed il 2026!
Il risultato è stato che nel 2007 si è generata liquidità solo per qualche anno  lasciando in eredità alle Amministrazioni successive buchi e debiti. Come purtroppo è accaduto all’Amministrazione subentrante nel 2009!
Si pensi che nel 2014 il Comune dovrà sborsare 267.000 € contro l’entrata ipotizzata dalle banche nel 2007 pari a poche migliaia di euro. E’ ovvio a tutti che la disponibilità di tale importo consentirebbe o la riduzione della tassazione sulla TASI o sull’IMI  oppure l’asfaltatura di qualche strada, le doverose manutenzioni sulle scuole (soprattutto quella di Via Petrarca), elargire dei sussidi a delle famiglie che con la crisi versano in un grande stato di difficoltà.
Alla luce di queste considerazioni, nel consiglio comunale del 11.12.2013 è stata approvata una linea di indirizzo inerente la vertenza fra Comune e l’istituto bancario con l’obiettivo di accelerare il contenzioso in essere nella causa attualmente depositata, e sospesa, presso il tribunale di Rovigo.
Il giudice ha esaminato la questione e con l’ordinanza del 21.3.2014 ha ritenuto di non concedere la sospensiva del pagamento dei derivati ex art. 669 - 700 Cpp, ed ha fissato l'udienza ordinaria per il prossimo 22 ottobre 2014 dove verrà vagliata la discussione delle istanze istruttorie formulate da istituti di credito e Comune, nonché le disposizioni della CTU.
Si prospettano tempi lunghissimi per la definizione della causa, iniziata nel 2010.
Ad oggi resta una certezza. Tali derivati come sono stati firmati nel 2007 provocheranno danni enormi alle casse comunali in maniera rilevante sino al 2026 togliendo preziose risorse al bilancio.


Chi ha fatto quella scelta nel 2007 nel motto “così fan tutti” di certo non si è comportato come il buon padre di famiglia guardano solo l’oggi ma ipotecando in maniera improvvida il futuro degli anni a venire.

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