G. Stroppa - Assessore ai servizi cimiteriali
14.11.2014
Lo scorso 10 novembre l’Amministrazione Comunale,
con la partnership dell’Associazione culturale ISERS, ha presentato
alla Regione Veneto una richiesta di finanziamento per € 23.200 (su
un importo progettuale complessivo di € 40.000) ai sensi della L.R.
11/2014 per gli interventi finalizzati alla celebrazione del
centenario della prima guerra mondiale.
Il progetto consiste nel recupero storico e
architettonico del sacrario militare collocato all’interno del
cimitero monumentale, dedicato ai soldati deceduti nell’ospedale
civile e negli altri ospedali militari di Badia Polesine.
Oltre al recupero architettonico del bene
finalizzato alla sua conservazione, il progetto prevede anche uno
studio legato alla ricerca storica che interesserà diverse fonti
archivistiche sparse in varie città d’Italia (nel sacrario sono
presenti resti di persone decedute a Badia Polesine durante la grande
guerra provenienti da tutta Italia) il cui soggetto attuatore sarà
proprio l’ISERS, istituto di riconosciuta esperienza e capacità.
La pubblicazione di un volume illustrato contenente
la storia, il significato e il restauro architettonico del bene, sarà
propedeutico a successivi incontri pubblici e scolastici nei vari
istituti, e la divulgazione sarà anche permanente mediante
l’apposizione di una bacheca in prossimità del monumento, in modo
tale da consentire a tutti la conoscenza del profondo significato che
tale opera rappresenta.
“Credo che il
progetto – commenta l’Assessore Stroppa - risponda all’esigenza
di dare il giusto decoro ad un monumento sacro che preserva le
spoglie dei caduti durante la prima guerra mondiale e,
contestualmente far conoscere a tutta la cittadinanza, con
particolare riguardo agli studenti, i contenuti storici del sacrario.
Se la regione cofinanzierà il progetto, l’obbiettivo è
rappresentato dalla possibilità di sistemare il monumento per il
prossimo IV Novembre 2015, e di ricercare nel frattempo alcuni
sponsor che possano cofinanziare il progetto. Un monumento importante
dal punto di vista storico-culturale che rappresenta un vanto per la
nostra città e che comunque va assolutamente recuperato”.
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