G. Stroppa - Assessore all'ambiente
Geom. Patrizio Trivellato - Resp. Settore Urbanistica ed Ambiente
Geom. Massimo Morelli - Resp. Ufficio Ambiente
07.08.2014
L’abbandono dei terreni ed il degrado delle aree,
siano esse comunali o private, soprattutto in ambiti residenziali,
rappresentano per tutti una penalizzazione estetica per il Comune e possono
determinare l’insorgere di pericoli per
la salute e l’incolumità dei cittadini, per il rischio che diventino un
deposito incontrollato di rifiuti e materiali vari,favorendo in luoghi
particolari la proliferazione di ratti ed insetti di vario tipo, in
particolare di zanzare.
La Prefettura e l’Azienda Ulss 18
richiamano spesso l’attenzione dei
Sindaci per l’assunzione di iniziative utili per assicurare la rimozione di
erbacce e sterpaglie nei terreni incolti prossimi alle aree antropizzate, per
la cura del verde pubblico e privato, intensificando la manutenzione dei siti
ed emettendo opportuni provvedimenti atti ad eliminare tali situazioni.
Il Comune cerca di fare la sua parte sia per la
manutenzione del verde pubblico sia per
la disinfestazione larvozanzaricida nei fossati e caditoie pubbliche oltre ad
interventi di derattizzazione con le oltre 200 postazioni dislocate nel
territorio e negli edifici pubblici, stanziando ogni anno importanti risorse
economiche per cercare di garantire la salubrità dei luoghi e l’incolumità dei
cittadini.
Le limitazioni delle disponibilità del bilancio
comunale e del numero di
operatori esterni in servizio
presso il nostro comune impediscono
di garantire interventi ancor più puntuali e ravvicinati nel tempo nel nostro
territorio, soprattutto per ciò che concerne lo sfalcio del verde.
E’ però necessario che tutti i
cittadini sentano la necessità di adoperarsi
per garantire un territorio più
pulito .
John Kennedy invitava i propri
cittadini a “ non chiedersi cosa il Paese fa per te, ma quello che tu fai per il tuo paese”.
Questo è anche quanto l’
Amministrazione intende fare con i
propri cittadini, sensibilizzandoli per
adoperarsi per un ambiente migliore, in quanto “il Comune siamo noi”, e nessun
cittadino deve sentirsi escluso da questa affermazione di “ civismo partecipato”.
Un territorio più sano e decoroso
si fa con l’ aiuto di tutti, non a colpi di sanzioni e ordinanze, per inottemperanza a norme contenute nei regolamenti e/o ordinanze
stesse.
Tanto per fare un esempio: la pulizia del “verde
anomalo” del marciapiede davanti a casa, come pure della micro pulizia esterna di una caditoia,
non la si fa perché esiste in regolamento
che lo prevede, bensì per un senso civico che è ben praticato nei paesi tedeschi ed
anglosassoni.
Quasi sempre il Comune procede in
maniera bonaria invitando i privati ad eseguire la manutenzione delle aree.
Solo come estrema ratio si arriva a
emettere ordinanze da parte del responsabile dell’ Ufficio Ambiente
Fa comunque piacere che in questo ultimo periodo, a seguito delle
ordinanze emesse, siano stati bonificati dai privati i siti di Via Roma, di
via Cappuccini e Martiri delle Foibe, di via Mazzini e via Vittorio
Veneto. Esempi di come si puo’ arrivare
ad avere concretamente un paese più pulito.