venerdì 14 agosto 2015

Sulla delibera: parere ai sensi della LR 24/1993 per trasformazione Ipab in fondazione di diritto privato

G. Stroppa - Vice Sindaco

05.08.2015

COSA CHIEDO AL  PRESIDENTE DEL CDA  DELLA CDR PER UN VOTO FAVOREVOLE 
1) di correggere per il futuro l’atteggiamento di scarsa condivisione, nei confronti dell’intera maggioranza consigliare, rispetto a quanto avvenuto sulla progettualità di una scelta rilevante come quella della privatizzazione della Casa di Riposo di Badia. Scelta, peraltro, non presente nel nostro manifesto elettorale di Essere Badia! Inoltre, sarebbe quanto mai opportuno produrre, ormai anche ex-post, undocumento di programmazione economica finanziaria triennale a fronte degli effetti sui bilanci della trasformazione in fondazione di diritto privato ;   
2)  di porre maggior attenzione nella produzione di atti deliberativi sia negli iter seguiti che nei contenuti che si evidenziano alquanto incerti nelle due delibere del CdA n. 23 del 04.06.2015 e n. 30 del 15.7.2015. Nel primo caso la delibera risultava un atto, oltre non necessario, ma necessitava semplicemente una richiesta di riunione e conseguente concertazione preventiva con la maggioranza consigliare, come in effetti poi è successo, se è vero che il parere è stato emesso dal  sindaco a nome  della maggioranza e non dal Consiglio Comunale. Mentre la seconda delibera di richiesta ufficiale del parere risulta non esaustiva in alcuni punti;  
3)  prima dell' invio alla Regione di sottoporre al Consiglio Comunale la bozza di statuto della nuova fondazione. Procedura  non prevista dalla legge che , rappresenta comunque la sintesi della governance per dare attuazione completa al processo di privatizzazione, che si completerà solo con la registrazione nell’albo regionale per il riconoscimento della fondazione della personalita’ giuridica di diritto privato. Percorso che si concluderà comunque il prossimo  anno  e che correrà di fatto in parallelo con l'approvazione del  Pdl 25/26-6-2015 a firma del  governatore Zaia. Ciò risulta quanto mai opportuno stante il ruolo del Comune come fondatore e come elemento di garanzia nelle scelte che verranno intraprese. Un concetto che ho  sottolineato  sin dalla  prima   riunione del 18 giugno scorso.
4) di aprire un confronto serrato con le organizzazioni  sindacali che superi le contraddizioni emerse in questa fase e conduca ad accordi  “ che attraverso l' istituto della contrattazione collettiva si garantito il  mantenimento dell’acquisito livello economico di retribuzione e di tutela legislativa per gli attuali dipendenti della struttura “  ( cito il testo della missiva del Sindaco del 13.7.2015  al presidente della casa di riposo ed ora riportato nella proposta di delibera all'esame del consiglio comunale). Una condizione che già avevo contribuito ad inserire nella missiva originaria del Sindaco del 13.07.2015
5) di attivare le procedure per la stabilizzazione dei lavoratori oggi a tempo determinato sfruttando la nuova normativa in materia di contratto di lavoro (Riduzione  IRAP per nuovi assunti e jobs act) per i lavori dipendenti in aziende a carattere privato;
6)  di attivare tutte le  iniziative  atte a consentire il mantenimento di servizi di qualità nella casa di riposo, con l’obiettivo di ridurre anche il peso delle rette per i famigliari degli ospiti, informando  adeguatamente  il comitato dei famigliari degli ospiti- Dalla relazione del presidente di stasera e dai numeri da lui forniti sui risparmi di natura fiscale per effetto della privatizzazione emergono risparmi che possono comportare la riduzione delle rette e ciò deve essere  una scelta politica nell' interesse delle famiglie  degli ospiti.
Solo a queste condizioni il mio voto potrà essere favorevole per il parere, obbligatorio ma non vincolante ai sensi della LR 24/1993, che questo Consiglio è chiamato a dare questa sera!
Una decisione ed un voto che non può non tener conto anche della necessità o meno di portare la legislatura a fine mandato, come in una corretta gestione amministrativa!
Badia “ha  già dato” con gli effetti del famoso ribaltone di SAN VALENTINO del 2007 quando l’amministrazione comunale di allora cambiò  maggioranza scivolando sulle nomine del CdA della Casa di Riposo. 
 “Noi siamo la responsabilità che ci assumiamo. Se non ci assumiamo le responsabilità forse non meritiamo di esistere “ (cit. Josè Saramago)  E la nostra responsabilità è quella di fare delle scelte per il bene della nostra comunità, ma anche quella di renderle comprensibili a  tutti i cittadini, cosa non sempre di facile attuazione!
Ho sempre cercato di fare scelte responsabili, sempre improntate sulla conoscenza dei fatti e delle regole del gioco  (e degli atti che si vanno ad approvare!) , considerando non solo gli effetti economici sui bilanci degli  enti/amministrati, ma anche le ricadute sulle Persone coinvolte nei processi di cambiamento. 
Quella di oggi è una decisione difficile da assumere! E’in gioco il futuro di molte Persone (gli ospiti, i famigliari degli ospiti, i dipendenti) e difficile da spiegare ad ao dipendenti soprattutto ! E solo a fronte di chiari impegni volti a soddisfare le richieste esposte, mi consente di assumere una decisione con la coscienza tranquilla,  perché penso e spero di aver fatto la cosa più opportuna.

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