G. Stroppa - Vice Sindaco
05.08.2015
COSA CHIEDO AL
PRESIDENTE DEL CDA DELLA CDR PER
UN VOTO FAVOREVOLE
1) di correggere per il futuro l’atteggiamento di scarsa
condivisione, nei confronti dell’intera maggioranza consigliare, rispetto a
quanto avvenuto sulla progettualità di una scelta rilevante come quella della
privatizzazione della Casa di Riposo di Badia. Scelta, peraltro, non presente
nel nostro manifesto elettorale di Essere Badia! Inoltre, sarebbe quanto mai
opportuno produrre, ormai anche ex-post, undocumento di programmazione
economica finanziaria triennale a fronte degli effetti sui bilanci della
trasformazione in fondazione di diritto privato ;
2) di porre maggior attenzione nella produzione di atti
deliberativi sia negli iter seguiti che nei contenuti che si evidenziano
alquanto incerti nelle due delibere del CdA n. 23 del 04.06.2015 e n. 30 del
15.7.2015. Nel primo caso la delibera risultava un atto, oltre non necessario,
ma necessitava semplicemente una richiesta di riunione e conseguente
concertazione preventiva con la maggioranza consigliare, come in effetti poi è
successo, se è vero che il parere è stato emesso dal sindaco a nome della maggioranza e non dal Consiglio
Comunale. Mentre la seconda delibera di richiesta ufficiale del parere risulta
non esaustiva in alcuni punti;
3) prima dell'
invio alla Regione di sottoporre al Consiglio Comunale la bozza di statuto
della nuova fondazione. Procedura non
prevista dalla legge che , rappresenta comunque la sintesi della governance per
dare attuazione completa al processo di privatizzazione, che si completerà solo
con la registrazione nell’albo regionale per il riconoscimento della fondazione
della personalita’ giuridica di diritto privato. Percorso che si concluderà
comunque il prossimo anno e che correrà di fatto in parallelo con
l'approvazione del Pdl 25/26-6-2015 a
firma del governatore Zaia. Ciò risulta
quanto mai opportuno stante il ruolo del Comune come fondatore e come elemento di garanzia nelle scelte che verranno
intraprese. Un concetto che ho
sottolineato sin dalla prima
riunione del 18 giugno scorso.
4) di aprire un confronto
serrato con le organizzazioni sindacali
che superi le contraddizioni emerse in questa fase e conduca ad accordi “ che attraverso l' istituto della
contrattazione collettiva si garantito il mantenimento
dell’acquisito livello economico di retribuzione e di tutela legislativa per
gli attuali dipendenti della struttura “
( cito il testo della missiva
del Sindaco del 13.7.2015 al presidente
della casa di riposo ed ora riportato nella proposta di delibera all'esame del
consiglio comunale). Una condizione che già avevo contribuito ad
inserire nella missiva originaria del Sindaco del 13.07.2015
5) di attivare le procedure per
la stabilizzazione dei lavoratori oggi a tempo determinato sfruttando la nuova normativa in materia di
contratto di lavoro (Riduzione IRAP per
nuovi assunti e jobs act) per i lavori dipendenti in aziende a carattere privato;
6) di attivare tutte le iniziative
atte a consentire il mantenimento di servizi di qualità nella casa di riposo, con l’obiettivo di
ridurre anche il peso delle rette per i famigliari degli ospiti,
informando adeguatamente il comitato dei famigliari degli ospiti-
Dalla relazione del presidente di stasera e dai numeri da lui forniti sui risparmi di natura
fiscale per effetto della privatizzazione emergono risparmi che possono comportare la riduzione delle rette e ciò
deve essere una scelta politica nell'
interesse delle famiglie degli ospiti.
Solo a queste condizioni il mio voto potrà essere
favorevole per il parere, obbligatorio ma non vincolante ai sensi della LR
24/1993, che questo Consiglio è chiamato a dare questa sera!
Una decisione ed un voto che non può non tener conto
anche della necessità o meno di portare la legislatura a fine mandato, come in
una corretta gestione amministrativa!
Badia “ha già
dato” con gli effetti del famoso ribaltone di SAN VALENTINO del 2007 quando l’amministrazione comunale di allora
cambiò maggioranza scivolando sulle
nomine del CdA della Casa di Riposo.
“Noi siamo
la responsabilità che ci assumiamo. Se non ci assumiamo le responsabilità forse
non meritiamo di esistere “ (cit. Josè Saramago) E la nostra responsabilità è quella di fare
delle scelte per il bene della nostra comunità, ma anche quella di renderle
comprensibili a tutti i cittadini, cosa
non sempre di facile attuazione!
Ho sempre cercato di fare scelte responsabili, sempre
improntate sulla conoscenza dei fatti e delle regole del gioco (e degli atti che si vanno ad approvare!) ,
considerando non solo gli effetti economici sui bilanci degli enti/amministrati, ma anche le ricadute sulle
Persone coinvolte nei processi di cambiamento.
Quella di oggi è una decisione difficile da assumere! E’in gioco il
futuro di molte Persone (gli ospiti, i famigliari degli ospiti, i dipendenti) e
difficile da spiegare ad ao dipendenti soprattutto ! E solo a fronte di chiari
impegni volti a soddisfare le richieste esposte, mi consente di assumere una
decisione con la coscienza tranquilla,
perché penso e spero di aver fatto la cosa più opportuna.
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